histats Il dottor StranoWeb: gennaio 2007

mercoledì 31 gennaio 2007

Ancora su Twitter: alcune riflessioni formali, forse controcorrente

Una delle applicazioni che appartengono a pieno diritto al cosiddetto Web 2.0 è senza dubbio Twitter, di cui ho già parlato alcuni giorni fa.
Come ho conosciuto Twitter? Il mio primo contatto con questo sistema l'ho avuto all'inizio di gennaio, ma non ne avevo comprese le potenzialità e la vera utilità fino a quando al BarCamp romano non ho assistito al simpatico intervento di Antonella e Cristian proprio sull'argomento.
Grazie ad Antonella e Christian ho anche scoperto l'esistenza di una piccola ma utile letteratura su Twitter, tra cui un'enunciazione della relativa netiquette dell'amico Fullo, che ho diligentemente letto. Tra le varie regole di comportamento suggerite, si consiglia di usare la terza persona, ma su questo punto dissento fortemente.
Interpretando infatti ogni micropost come una risposta alla domanda "cosa sto facendo" ("what am I doing") proposta nel badge pubblico da inserire nel proprio sito o blog oppure a "cosa stai facendo?" ("what are you doing?") che nella homepage di Twitter sovrasta il campo in cui inserire i propri messaggi, mi sono convinto che sia la prima persona quella da usare, sempre e comunque.
Seguendo poi nella homepage del sito ufficiale le "twitterate" pubbliche in inglese, è possibile assistere ad un trionfo di gerundi, che significano "(sto) facendo questo e quello". L'utilizzo della forma impersonale (quasi come se si usasse il comando "/me" delle chat IRC) fa sembrare a mio parere ogni messaggio abbastanza ridicolo. Un esempio è un badge che reca la scritta "what am I doing..." in alto e in basso il messaggio "Sta leggendo un libro": che senso ha?
È per questo motivo che, da precisino quale sono nei riguardi della lingua italiana (soprattutto per deformazione professionale), ho deciso di adeguarmi a quella che ritengo la forma sintattica più corretta da usare e spero che in questo mi seguano anche i miei "compagni di Twitter".
Non più dunque "Sta leggendo un libro" ma, semmai, "Sto leggendo un libro". O meglio ancora (se vogliamo accreditare la tesi di Bru, secondo cui l'uso delle lingue nazionali in luogo dell'inglese limiterebbe seriamente la serendipità, ovvero lo scoprire casualmente delle cose cercandone delle altre) "(I am) reading a book". E chissà che entro breve non mi converta anch'io alle "twitterate" nella lingua della perfida Albione...
E voi come la pensate?
Ma soprattutto, a chi frega qualcosa? ;-)

domenica 28 gennaio 2007

Schifotombola® edizione 2007, a grande richiesta

Con colpevole ritardo mi trovo a pubblicare solo ora le immagini dei premi che hanno vinto i partecipanti all'edizione di gennaio 2007 dell'ignobile gioco di società Schifotombola® (di cui ho pubblicato lo scorso anno descrizione e regole, e le fotografie dei premi dell'edizione 2006).
Quest'anno la tombolata si è svolta un po' in tono minore e con una certa fretta dovuta al fatto che nel gruppo di giocatori aumenta il numero di marmocchi e quindi si fa più pressante il dover rientrare a casa entro un orario umano.
Nonostante le limitazioni, i premi sono comunque stati più o meno all'altezza di quelli dello scorso anno, con alcune graditissime riproposte direttamente dalla scorsa edizione, come la statuetta del gendarme (che purtroppo nel 2006 non ero riuscito a fotografare) e la pregiata automobile del celebre artista Valentin, che ho rimesso in palio personalmente dopo averla vinta lo scorso anno.
Ma basta con le chiacchiere, lasciamo parlare le immagini, premettendo che la qualità delle stesse è anche questa volta molto bassa perché scattate con la fotocamera del mio smartphone.

Si parte con un melenso orologio da tavolo in porcellana biscuit, a tema campestre

Si prosegue con un posacenere che rappresenta la testa (verde) di una strega di Halloween o, con un po' di fantasia, della Befana

Un portacandela, anch'esso in biscuit, raffigurante due putti

La celebre auto d'epoca in porcellana firmata "Valentin", un pezzo forte della Schifotombola® 2006.

Sorpresa! La Schifo®auto è anche uno Schifo®portagioie!

Un posacenere in legno con decorazioni floreali dipinte

Un set di attrezzi per il camino in miniatura

Un modem DBTEL a 33,6 Kbps

Una scatola in legno decorata con la tecnica del découpage...

...che aperta rivela un'altra inquietante decorazione

Il classico dipinto anni '70 nascosto in cantina già nel 1979

Un bracciale in metallo e finto vetro decorato dal tema "carcerario"

Una piccola coccinella in vetro dal temibile aspetto

La statuetta, in legno coccio dipinto, raffigurante un gendarme (l'antenato dei Carabinieri) che lo scorso anno molti giocatori si erano contesi...

...che ha la particolarità di essere un fischietto. Occorre soffiare nel piccolo cannello posto all'altezza del sedere del gendarme: cosa non troppo rispettosa dell'Arma!

Un mortaio con pestello in legno intagliato, ottimo per fare il pesto alla genovese ma anche per disgustare i vostri ospiti!

Una rubrica/agenda proveniente dal Brasile: la copertina in legno di balsa e similpelle di coccodrillo è qualcosa di imbarazzante

Sempre dal Brasile: un quaderno con la copertina (firmata dagli autori) a tema marino realizzata in gommapiuma pressata

Vecchia statuetta in avorio (forse ricavata da una zanna d'elefante) raffigurante una specie di idolo o totem

Due premi distinti ritratti insieme: degli imbarazzanti occhiali in stile Paola Borboni e due bicchieri di plastica trafugati da un traghetto della Tirrenia recanti il logo della compagnia di navigazione e la dicitura "Solo per bevande fredde"

Statuetta soprammobile raffigurante un giamaicano munito di canna e chitarra, che fa pendant con il portapenne Jamaica-style in palio lo scorso anno

Altri tre premi distinti, ma tutti realizzati in biscuit: una zuccheriera, un vasetto soprammobile ed una scatolina

A sinistra un soprammobile in peltro con base in legno raffigurante la caricatura di un elefantino. A destra una penna la cui estremità superiore è un fischietto

Un soprammobile kitsch in metallo dipinto e laccato raffigurante una rosa

La miniatura di un vestitino in finto lamé, con annessa stampella: in realtà si tratta di una decorazione per l'albero di Natale (avendo l'ardire di esporla!)

Ancora due premi nella stessa foto: in alto un porta rossetto rivestito in finto tessuto damascato, in basso un analogo borsellino

Ancora un set di piccole porcellane, dal tema tra il romantico ed il mélo: un piccolo cigno ed un immancabile Pierrot seduto. Per non stonare i padroni di casa utilizzavano una scatolina a forma di cuore con la serigrafia di un Pierrot per i ricambi delle tessere della tombola (la vedete in basso a destra, ma non era un premio in palio)

Dulcis in fundo l'oggetto più raccapricciante di tutti: malgrado l'apparenza innocua la bottiglia in primo piano contiene sciroppo di amarena, quello che serve per realizzare ghiaccioli o bibite, di marca sconosciutissima e, per giunta, scaduto addirittura nel 2003!

giovedì 25 gennaio 2007

E tutto d'un tratto... ecco Twitter!

Mi scuso con chi segue il blog per non averne dato tempestiva comunicazione, ma volevo avvertirvi che su Il dottor StranoWeb ha fatto la sua comparsa il badge di Twitter.
Prima e durante il RomeCamp un coro di voci (ma soprattutto la presentazione "Twitter, a cosa serve e a cosa potrebbe servire: serendipity di un social network da cazzeggio" di Cristian e Antonella) mi ha convinto a provare questo strumento di social networking che trova la propria ragione d'essere nei "micropost" con cui il titolare dell'account informa i propri amici e "seguaci" su ciò che sta facendo nel momento in cui scrive (nella terminologia usata da Twitter è proprio "friends" e "followers"): progetti a cui sta lavorando, pensieri estemporanei, spunti da comunicare, link da suggerire e persino richieste d'aiuto (come quando Luca in trasferta a Roma per lo Spagoraduno è riuscito a trovare un passaggio in automobile inviando un messaggio dal cellulare ai suoi "Twitter friends").
Sì, perché il bello di questo servizio è la portatilità: basta un browser Web, un account AIM o Google Talk di messaggistica immediata o un telefono in grado di inviare e ricevere SMS per poter comunicare e ricevere comunicazioni verso e dal vostro gruppetto di conoscenti.
Dopo qualche giorno di rodaggio tra pochi intimi ho deciso di rendere pubblici i miei messaggi, in modo che il badge (che trovate nella colonna di destra, subito sotto il mio profilo) costituisca una piccola estensione saltuaria di ciò che scrivo nel blog.
Chi volesse aggiungermi come amico potrà farlo creando un proprio account ed inserendomi tra i propri contatti presso la homepage del mio account http://twitter.com/mr_diego.
Al momento su Twitter ho maturato qualche piccola riflessione ma per motivi di tempo non riesco a raccogliere in maniera sensata le idee sull'argomento. Ve ne parlerò sicuramente più avanti.
Intanto, a tutto Twitter!

domenica 21 gennaio 2007

Il post del post-RomeCamp

Ieri ho scritto al volo un post direttamente dal RomeCamp (il BarCamp che si è svolto ieri a Roma), ma non sono riuscito a tenere fede al proposito di scriverne di altri nel corso dell'evento.
Per rimediare lo faccio oggi, sempre al volo.
Direi che si è trattato di un'esperienza tutto sommato positiva, senz'altro facilitata dai primi contatti stabiliti con molti partecipanti già in occasione della cena di 2spaghi, risultata davvero piacevole.
Essendo una non-conferenza, ho vissuto il RomeCamp in una condizione di generale non-organizzazione che mi ha impedito di seguire tutti gli interventi che avrei voluto e di conoscere tutti i personaggi che avrei desiderato, ma questo non è stato affatto un male in quanto ho avuto la possibilità di entrare in contatto con molte persone che conoscevo poco o nulla (essendo io piuttosto poco "mondano" nell'ambiente dei blog), alcune delle quali per un semplice scambio di saluti e convenevoli ed altre per un utile scambio di idee, chiacchiere e sensazioni.
Seguendo gli interventi di molti di loro (in particolare quelli di Antonio Tombolini, Tommaso Sorchiotti, Vittorio Pasteris, Robin Good, Cristian Conti/Antonella Napolitano e Nicola Mattina, purtroppo gli unici che ho potuto seguire nella loro interezza), ho imparato parecchie cose nuove e molte altre spero di impararne in futuro seguendone le iniziative via blog.
Vorrei cogliere qui l'occasione per ringraziarli e salutarli tutti, augurandomi di ritrovarli anche in occasione dei prossimi eventi analoghi ai quali potrò partecipare (purtroppo già so che salterò il MarCamp del prossimo 24 febbraio per importanti motivi familiari).
Un grazie dunque a Luca, Luca, Andrea, Cristian, Stefano, Nicola, Gaspar, Giovanni, Tony, Tommaso, Antonella, Vittorio, Antonio, Antonio, Diego, Lele, Deirdré, Fabio, Alberto, Michele, Adriano, Stefano/Marco, Emanuele e Luca, e a tutti gli altri con i quali mi sono soltanto incrociato, passando da una sala all'altra del Linux Club.

Aggiornamento del 22/01/2007: le mie poche foto decenti del RomeCamp sono su Flickr.

sabato 20 gennaio 2007

Un post in diretta dal RomeCamp

Un post veloce veloce in diretta dal BarCamp romano, il RomeCamp.
Mentre vi scrivo sta tenendo la sua presentazione Emanuele Quintarelli. Ho potuto già assistere ad un paio di interventi (di Antonio Tombolini e Tommaso Sorchiotti) e mi accingo a seguire quello di Robin Good, sempre che riesca a trovare l'amico Luca Lorenzetti che, come me, voleva seguirlo.
A questo proposito, tra ieri ed oggi ho conosciuto alcune persone molto simpatiche e ne ho incontrate di nuovo altre con grande piacere.
Qui al Linux Club ci sono ben 3 reti Wi-Fi ma sono già sovraccariche (la quantità di notebook accesa è davvero impressionante), infatti per postare sto usando il mio smartphone HTC S620 connesso mediante la connessione EDGE di Wind il cui segnale, cosa rarissima, copre perfettamente questa zona di Roma. Il post l'ho inviato utilizzando il posting via e-mail di Blogger, funzione in questi casi particolarmente utile.
Nuovi aggiornamenti sul RomeCamp più avanti, tempo permettendo...

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giovedì 18 gennaio 2007

Spagoraduno e RomeCamp, due interessanti appuntamenti sociali

Nel weekend si terranno a Roma due appuntamenti "sociali" per blogger e non, ai quali ho infine deciso di partecipare.
Di solito questo genere di incontri non mi attira più di tanto, ma questi due in particolare sono due occasioni quasi uniche per incontrare in un colpo solo molte persone che conosco o vorrei conoscere: non capita molto spesso di trovarle tutte contemporaneamente nello stesso posto.

La sera di venerdì 19 (domani) presenzierò allo Spagoraduno, una cena organizzata da 2spaghi in collaborazione con l'amico Luca Conti di Pandemia. Sarà un'occasione per conoscere di persona, sperando ci sia il tempo e il modo, alcune persone dell'ambiente dei blog che stimo molto e con cui chatto da tempo sui vari sistemi di messaggistica immediata che uso o con cui ho avuto o vorrei avere qualche contatto. Mi riferisco ad esempio a Cristian Conti, Stefano Vitta, Tommaso Tessarolo e, naturalmente, Luca Conti.
Naturalmente spero di conoscere anche i tanti altri bravi blogger che non conosco ancora, e quale migliore occasione se non farlo davanti ad una succulenta pizza?
Per chi si è prenotato presso il wiki di 2spaghi, è stato infine scelto come sede della cena il ristorante Pomodoro e Mozzarella, dove mi pare di aver già cenato una decina di anni fa, sito in Via Leonardo da Vinci, 215. Appuntamento alla fermata della Metro San Paolo alle 20:30, oppure con gli automobilisti direttamente al ristorante.

La cena è stata organizzata anche e soprattutto in occasione del RomeCamp, ovvero il BarCamp organizzato a Roma per la giornata di sabato 20.
Come cos'è un BarCamp? È una "non-conferenza" Web 2.0 in cui tutti i partecipanti sono invitati a partecipare attivamente discutendo, proponendo contenuti e fornendo agli astanti idee e suggerimenti.
Questi i temi, presi pari pari dal sito ufficiale: Web 2.0, architettura dell'informazione, reti sociali, modelli di impresa, economia della rete, roba figa, smanettoni, blog, media conversazionali, scenari, cosa succederà in Italia e in Europa eccetera.

Al RomeCamp interverranno molti dei presenti alla cena di venerdì e molti altri ancora. Io ci sarò, animato soprattutto dalla curiosità di capire come si svolgerà un evento che sulla carta sembra davvero interessante, grazie soprattutto ai numerosi interventi con demo, dibattiti e presentazioni che seguirò con interesse.

Tra i relatori ci sarà tutta l'intellighenzia dei blog che riuscirà a liberarsi per raggiungere il luogo preposto all'evento: Lele Dainesi, Vittorio Pasteris, Marina Bellini, Giovanni Barbieri, Leo Sorge, Emanuele Quintarelli (solo per citarne alcuni), oltre a buona parte dei presenti alla cena di domani sera.
E molte altre "personalità" interverranno mescolandosi tra il pubblico: Alberto Mucignat, Andrea Toso, Andrea Beggi, Tony Siino, Paolo De Andreis di Punto Informatico.

Ho anche scoperto con piacere che uno dei relatori del RomeCamp sarà il mio amico Luca Alagna (alias Ezekiel) che non vedo da una vita e con cui non riesco a trovare un'occasione per vedermi a causa dei mille impegni rispettivi: questa sarà l'occasione!
Spero di riuscire a scattare molte foto e di imparare molte cose soprattutto su questa nuova e discussa entità chiamata "Web 2.0".
Per chi parteciperà, appuntamento al Linux Club di Via Libetta, 15 dalle 10 di mattina in poi. È bene che sappiate però che ci saranno pochissime donne (leggi qui e qui).

Purtroppo sabato sera non riuscirò ad essere presente alla PandeCena, ma Luca mi ha concesso la sua "dispensa papale" (com'è umano lei! ;-)). Io in ogni caso la segnalo lo stesso, a beneficio di chi volesse partecipare nel post-RomeCamp.

Nell'immagine una rappresentazione grafica del concetto di Web 2.0 realizzata da Markus Angermeier


mercoledì 17 gennaio 2007

Trasporto pecore... e cane da pastore!

Nuova Zelanda. In questa foto un pastore neozelandese, intento nel trasporto del proprio gregge di pecore, ha unito l'utile al dilettevole dando un passaggio anche al proprio cane pastore...
Riposto nel contenitore posto al di sotto del rimorchio, con la testa che fuoriesce, il simpatico cagnolino può così continuare a sorvegliare le pecorelle senza dover restare stipato assieme a loro nel camion.
Davvero ingegnoso!
[Segnalato da Albegor - Foto di Shirley Taylor]

mercoledì 10 gennaio 2007

È arrivata La Fonera!

Ebbene sì, ora sono anch'io un Fonero (o meglio vorrei esserlo, visto che ancora non ho configurato niente).
Come cosa vuol dire? Vuol dire che sono entrato a far parte della community internazionale di FON, un movimento originatosi in Spagna che si ripropone di trasformare tutte le abitazioni dei Foneros in degli hot-spot Wi-Fi.
Per essere un Fonero occorre disporre di una connessione Internet a banda larga ed essere disposti a condividerla attraverso il piccolo router Wi-Fi La Fonera, acquistabile a "prezzo politico": solo in questo modo potrete aiutare la comunità ad espandersi e potrete condividere la vostra connessione per poi navigare gratis connettendovi via Wi-Fi agli access point condivisi dagli altri Foneros (diventando dei Linus), oppure guadagnare una somma in denaro come quota del traffico generato da chi si connette a pagamento attraverso il vostro router (diventando dei Bill). Gli Alien sono quelli che invece acquistano dei gettoni giornalieri per navigare via Wi-Fi attraverso gli access point costituiti dalle abitazioni dei Foneros.
Semplice no? Semplicissimo, peccato che sulla teoria al momento so quasi tutto, ma nella pratica devo ancora aprire la scatola del minuscolo router La Fonera, che vedete nella foto in alto a sinistra: grazioso, vero?
In ogni caso, volevo rendervi partecipi della cosa, rimandandovi al prossimo post sull'argomento.
Adesso non mi resta che studiarmi bene la guida alla configurazione de La Fonera scritta dall'ottimo Andrea Beggi, nonché importunare a intermittenza su Skype il mio amico Stefano Vitta, che tra l'altro è il curatore del blog italiano di FON.
Avrò di che smanettare per qualche giorno di sicuro.


mercoledì 3 gennaio 2007

Felice anno nuovo!

Un augurio per un buon 2007 a tutti i lettori de Il dottor StranoWeb!

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