histats Il dottor StranoWeb: febbraio 2006

martedì 28 febbraio 2006

Menù del giorno: pene e testicoli di cavallo in salsa piccante

Pechino (Cina). L'inconsueto menù servito all'ultimo ristorante di grido di Pechino sta attirando un sempre maggiore esercito di gourmet.
La cucina cinese è conosciuta per essere alquanto sconvolgente agli occhi di noi occidentali, dai cani scuoiati che fanno bella mostra mercati alimentari al kebab di scorpioni venduto in strada dagli ambulanti, e non c'è modo educato per descrivere Guo-li-zhuang.
Situato in un edificio elegantemente restaurato, alle spalle del lago occidentale di Pechino, Guolizhuang è il primo ristorante specializzato in peni.
Qui uomini d'affari e funzionari governativi possono assaggiare organi genitali di bisonte, asino, bue e persino di foca. In realtà devono assaggiarli, in quanto questi sono i principali ingredienti di ogni piatto, fatta eccezione per quelli contenenti testicoli. Nella foto in alto a sinistra potete osservare un piatto che combina gli organi sessuali di un bue e di un serpente.
"Questa è la mia terza visita", dichiara un cliente, Liu Qiang. "Naturalmente ci sono altri ristoranti che servono i genitali di singoli animali. Ma questo è il primo che li mette tutti assieme".
Il proprietario del Guolizhuang, che ha aperto il ristorante lo scorso novembre, è orgoglioso di aver ricavato il nome del locale combinando il proprio cognome (Guo), quello di sua moglie (Li) e il soprannome di suo figlio (Zhuang).
Le ordinazioni vengono effettuate ad una cameriera professionista in presenza di una nutrizionista che spiega il menù e ne vanta le virtù mediche.
In Cina si dà molta importanza al cibo e la nutrizionista del Daily Telegraph, Zhu Yan, spiega che i clienti sono principalmente uomini desiderosi di accrescere il proprio yang, ovvero la virilità. Anche le donne possono trarne vantaggio anche se, aggiunge, "Non consiglierei loro i testicoli in quanto il testosterone potrebbe interferire con la fertilità. Tuttavia molte donne affermano che tali cibi facciano bene alla pelle".
Alcuni piatti non sembrano eccezionali alla vista, ad esempio il semplice pene di capra, tagliato, infarinato, fritto e servito come spiedino accompagnato da salsa di soia. Nella foto qui sotto pene di cane, guarnito con una prugna.
Ma il Guolizhuang ha anche le proprie specialità, dai nomi eleganti come la "Testa incoronata da un braccialetto di giada" (con peni di cavalli della regione occidentale musulmana Xin-jiang), in vendita a circa 30 euro per porzione, o il "Drago nella fiamma del desiderio" (pene di bufalo stufato al vapore, poi fritto e servito flambé), venduto per 52 euro circa.
Ai “principianti” del genere Miss Zhu consiglia una zuppa che offre un esempio di ciò che il ristorante può offrire: sei tipi di pene e quattro di testicoli, bolliti in brodo di gallina direttamente dalla cameriera ventiduenne Liu Yunyang.
Ma ecco il racconto del pasto dei giornalisti del Daily Telegraph: "Come prima portata ci servono del pene di cane russo, tagliato a julienne, cioè a striscioline lunghe e sottili, e dall'odore deciso. Quello di bue è, tra tutti e sei i peni assaggiati, il più riconoscibile per ciò che è, nonostante sia tagliato a cubetti. La consistenza sembra identica alla cartilagine.
I peni del cervo e della capra della Mongolia sono sorprendentemente simili: un po' filamentosi e dall'aspetto e la consistenza di tentacoli di calamaro troppo cotti. D'altro canto quello del cavallo del Xinjiang e dell'asino sono alquanto diversi. Entrambi tagliati nel senso della lunghezza, hanno l'aspetto della pancetta affumicata, con il cavallo più leggero e grasso e l'asino dal colore e sapore più decisi. I testicoli sono leggermente friabili e hanno un gusto migliore se bagnati con le salse di sesamo, soia e peperoncino previdentemente fornite".

Una delle specialità, il pene di foca del Canada, costa addirittura 325 euro e dev'essere ordinato con largo anticipo. Miss Liu confessa che il Guo-li-zhuang è un posto inconsueto in cui lavorare, in parte a causa del suo addestramento (il suo compito è quello di recitare storie che provino il vigore dell'animale in questione mentre questo viene mangiato) e in parte a causa dell'interazione con la clientela. "All'inizio lo trovavo imbarazzante", spiega la cameriera, "e a volte i clienti se ne approfittano ponendomi domande poco educate".
Riguardo i supposti benefici per la salute Mr Liu, il cliente più affezionato, è incerto ma speranzoso: "Non posso dire di aver notato ancora alcuna differenza", dichiara, "ma si tratta di effetti a lungo termine".
[Fonte: The Daily Telegraph/CHINA Daily]

domenica 26 febbraio 2006

W il carnevale! (6)

Pipistrello (o costume artigianale da Batman?)

W il carnevale! (5)

Bottiglie di Coca Cola

sabato 25 febbraio 2006

Saggezza popolare (romana)

Come non rimanere ammirati da siffatta saggezza espressa in poche semplici parole? Sulla targa indicante il civico 17 qualcuno ha aggiunto con un pennarello verde la dicitura "Porta iella er 17": come dargli torto? ;-)
[Fonte: Garbaland - Fotografato a Roma, zona Garbatella]

venerdì 24 febbraio 2006

W il carnevale! (4)

Pseudo-supereroi giapponesi sfigati... e smutandati!

mercoledì 22 febbraio 2006

Il codice a barre identificativo per i blog

Chi tra voi ha una certa dimestichezza con l'editoria conoscerà senz'altro l'ISSN (acronimo di International Standard Serial Number) un codice numerico univoco di otto cifre che serve a identificare a livello internazionale tutte le pubblicazioni in serie (riviste, periodici, bolletini, annuari, serie monografiche e via dicendo).
Ebbene, c'è qualcuno che in Spagna ha dato il via ad un progetto di codice internazionale per i blog, l'IBSN (Internet Blog Serial Number), che per ora non serve a nulla (e forse neanche in futuro ma forse è interessante sapere che esiste). Chi volesse scegliere il proprio codice può fare una ricerca per vedere se quello scelto è ancora libero, seguendo però attentamente le istruzioni per la creazione. Io ho scelto un numero binario da geek, 1-101-101-101, però se avete fantasia potete sbizzarrirvi come volete, a patto di rispettare il numero e i gruppi di cifre richiesti.
[Segnalato da: Alberto Puliafito]

martedì 21 febbraio 2006

Mr. Diego su TVblog (e quindi meno qui)

Cari amici, con questo post vi comunico di aver accettato l'invito del mio amico Malaparte e di aver quindi iniziato ufficialmente a collaborare con uno dei miei blog preferiti, TVblog, motivo per cui temo di non potervi assicurare almeno un post al giorno tutti i giorni su Il dottor StranoWeb, come vi avevo finora abituati. TVblog è un blog dedicato alla televisione facente parte del network di Blogo.it (casa editrice di nanopublishing) e presente da tempo dei miei link preferiti, come avrete sicuramente notato, quindi è per me un grande onore scrivere sulle sue pagine virtuali.
Naturalmente questo blog resterà sempre una mia creatura e come tale cercherò di seguirlo il più possibile per non farvi sentire "orfani" delle stranezze che come sempre continuerò a scovare per voi. Sappiate però che non potrò partecipare a catene di S. Antonio troppo elaborate o roba simile per evidente mancanza di tempo. In caso di reclami, potete rivolgervi a Malaparte! :-P
Un saluto a tutti quelli che mi hanno seguito finora e che spero continueranno a seguirmi ancora muniti di una dose in più di pazienza. :-)
Mr. Diego

lunedì 20 febbraio 2006

68 anni con il singhiozzo

Dopo avervi deliziato con delle strane notizie attuali, Il dottor StranoWeb rivolge di nuovo la sua attenzione su argomenti che farebbero invidia a riviste come Focus (vedi Mike, il pollo senza testa e Sam, il cane più brutto del mondo). Questa volta il nostro protagonista non è un animale, ma un nostro saltuario e fastidioso ospite, il singhiozzo, in questo caso responsabile di un evento da Guinness dei Primati. Leggete di seguito l'assurda storia di oggi.
Forse avete mangiato troppo in fretta. Oppure avete bevuto una bevanda gassata che sta evaporando nel vostro stomaco. Per uno qualsiasi di questi motivi, all'improvviso vi ritrovate con una sensazione di singulto ogni volta che inalate aria respirando. Congratulazioni, vi è venuto il singhiozzo!
Il singhiozzo è il risultato dell'irritazione del muscolo diaframmatico che separa la vostra cassa toracica dall'addome, ed è in parte responsabile dell'espansione dei vostri polmoni. Quando inspirate, il diaframma si apre allungandosi attraverso il vostro torace, quindi si rilassa quando espirate. Quando è irritato, il muscolo soffre di spasmi improvvisi, o singhiozzi, che generalmente durano solo pochi minuti. Qualunque "sessione" di durata superiore a 24 ore ed oltre, dovrebbe essere studiata da un medico, in quanto potrebbe essere sintomo di una malattia di fondo che necessiterebbe di una particolare attenzione.
Ma come vi liberate del singhiozzo? Tutti hanno un proprio metodo, dal prendere uno spavento all'ingoiare un cucchiaio di zucchero al bere dell'acqua turandosi il naso. Ma queste cure funzionano? Curiosamente, gli scienziati affermano che alcune di esse sono efficaci nell'interrompere lo spasmo muscolare, ma non funzionano su tutti i soggetti. Quindi, ciò che funziona per qualcuno potrebbe non avere effetto su qualcun altro.
Prendete ad esempio il povero Charles Osborne, un cittadino statunitense di Anthon, nell'Iowa. Nato nel 1894, Osborne aveva 28 anni di età quando un giorno, sollevando un maiale per cercare di misurarlo ad occhio (probabilmente espandendo troppo il proprio diaframma) prima di macellarlo, iniziò ad avere il singhiozzo. Questo accadde nel 1922, ma il singhiozzo gli durò per ben 68 anni, senza riuscire a trovare una cura efficace!
All'inizio gli spasmi raggiunsero la frequenza di 40 al minuto; in età più avanzata si ridussero a circa 20 al minuto, durante i quali Osborne manifestava sempre il timore di perdere la propria dentiera a causa degli spasmi. Ma questi non ebbero alcun effetto significativo. Osborne si è sposato due volte, ha avuto otto figli ed è morto nel 1991, all'età di 97 anni, curiosamente un anno dopo la misteriosa scomparsa del suo singhiozzo. Fino ad allora si ritiene che abbia avuto 430 milioni di spasmi.

domenica 19 febbraio 2006

Il testamento del pupazzo di neve

Il cartello appeso al collo del pupazzo recita: "Morirò presto".

sabato 18 febbraio 2006

W il carnevale! (3)

Lo squalo

Strani strumenti musicali (3)

La chitarra a forma di roulotte, per gli amanti dei viaggi e del turismo in libertà, con manico Epiphone...

venerdì 17 febbraio 2006

W il carnevale! (2)

Viste le molte richieste a tale proposito (almeno a giudicare dalle ricerche effettuate da chi giunge in questo blog), ho deciso di accontentare i visitatori che cercano idee per realizzare dei costumi di carnevale per cani, approfittando di una segnalazione che giunge dalla community del forum di Mamme Domani. L'idea per i vestiti di carnevale per la famiglia ve l'ho data qui, e ora non dite che non sapete come far travestire i vostri animali domestici!

Costume da ragno

Costume da scimmietta Gokò (Goku) del cartone animato The Monkey

Costume da Cerbero

Costume da Maestro Yoda di Star Wars

giovedì 16 febbraio 2006

Fundue, la fonduta da scrivania

Quest'oggi su Il dottor StranoWeb si parla da cucina. E che cucina! Lo slogan “the fondue that's fun too!” (la fonduta che è anche divertente) dice tutto e descrive perfettamente Fundue (nome ricavato dall’unione tra Fun e Fondue), il kit per fonduta USB da scrivania, che vi permette di espandere le vostre conoscenze culinarie senza muovervi dalla sedia (alla faccia della vita sedentaria!). Insomma, è un altro dei gadget ideali per il vero geek, ovvero il “nerd dell’informatica”, fondamentalmente una categoria di acquirenti compulsivi dell’ultimo ritrovato hi-tech (perfettamente ritratti nel mediometraggio Geek Geek).
Fundue integra un display LCD, un generatore di calore illuminato con LED blu fluorescenti e un cavo USB luminoso. Tutto questo avrà ovviamente un impatto sulle prestazioni del vostro PC, in quanto l’energia necessaria al funzionamento di Fundue priverà il vostro sistema di una parte di preziose risorse, ma volete mettere il gusto di gustarvi una croccante tartina immersa nel formaggio francese sciolto mentre navigate sul vostro sito Internet preferito?
A causa delle limitazioni attuali delle specifiche USB per il consumo di energia, con Fundue potrete sciogliere soltanto formaggio e cioccolata. Questo vuol dire che potete gustarvi fondute dolci di cioccolato, la fonduta valdostana o piemontese, la fondue svizzera o francese, ma non le sue varianti fondue bourguignonne (che richiede l’uso di olio bollente in cui immergere la carne) né, forse ma non abbiamo indagato approfonditamente, la fondue chinoise (in cui la carne va cotta nel brodo). Tuttavia, quando le nuove specifiche USB 3.0 diventeranno il nuovo standard, la vostra periferica potrà assorbire tutta l’energia che vorrà e consentirvi magari di friggere restando seduti davanti al PC!
Fundue è in vendita presso il sito ThinkGeek al prezzo di $ 29,99. A questo punto attendiamo con ansia la raclette USB… chissà se esiste già! ;-)

mercoledì 15 febbraio 2006

Vita oltre la morte o morte oltre la vita?

Crema (CR). Una settantanovenne di Madignano, nei pressi di Cremona, è stata prima dichiarata morta, poi trovata viva nel proprio letto d'ospedale dal figlio, per poi decedere poco dopo.
Il fatto è avvenuto nel reparto di ortopedia dell'ospedale civile di Crema. Dopo aver ricevuto le condoglianze per la morte della madre dal medico che la aveva in cura, il figlio l'ha trovata ancora viva nel proprio letto d'ospedale. Tuttavia la donna, soccorsa immediatamente dal personale, ha cessato di vivere pochi istanti dopo, nonostante i tentativi di rianimazione. L'episodio avrà degli strascichi giudiziari, con cinque avvisi di garanzia già emessi nei confronti di medici e personale dell'ospedale che ha assistito l'anziana. La donna era stata ricoverata per un forte dolore alla schiena, nonostante i familiari avessero avvertito i medici che la paziente soffriva di cuore. Purtroppo nella notte l'anziana è stata colta da un infarto. Al mattino i familiari, avvertiti del decesso dai medici dell'azienda ospedaliera, sono corsi al capezzale della donna accorgendosi che respirava ancora. Lo stupore ha subito ceduto il passo al disperato tentativo di rianimazione, purtroppo fallito.
[Fonte: Il Giorno]

martedì 14 febbraio 2006

Survivor Toyland, il reality show per pupazzi

Probabilmente anche voi, come me, ne avrete abbastanza dell'invasione dei reality show che stagionalmente infestano i palinsesti televisivi italiani. Dopo la partenza in pompa magna dell'ennesima edizione del Grande Fratello, ci aspetta a breve l'esordio della Fattoria (che tra l'altro segna la fine dell'esilio televisivo di Leopoldo Mastelloni, causa bestemmia pronunciata in diretta sulla RAI, che dura ormai dal 1984 e vede quest'anno la partecipazione della blogstar Selvaggia Lucarelli) e via via vedremo La Talpa e l'Isola dei Famosi (che, per la cronaca, sembra che non vedrà affatto la partecipazione dell'attore porno Rocco Siffredi, contrariamente alle voci circolate nei mesi scorsi). Insomma, la solita minestra trita e ritrita per appagare i nostri più bassi istinti voyeristici. E in una stagione in cui è tornato in auge il Web reality con Vite Spiate, e in cui anche Amici di Maria De Filippi fa il verso al GF (ma anche al Festival di Sanremo!) proprio non si sente la necessità di un altro reality.
Forse però non tutti ricordano che, alcuni anni fa, per pochissimo tempo è andato in onda anche da noi uno sfortunato reality show abbastanza particolare (e in parte secondo me ripreso proprio dall'Isola dei Famosi), ma forse proprio per questo bocciato dagli ascolti e cancellato dopo poco tempo dai palinsesti televisivi. Sto parlando di Survivor, un reality basato su un format che all'estero aveva avuto molto successo e che è stato messo in onda nel nostro paese con previsioni di gloria. Il plot consisteva nel contrapporre tra loro due tribù di partecipanti non VIP, ospitate in un'isola selvaggia e messe alla prova mediante prove legate alla sopravvivenza in condizioni estreme e alla pacifica convivenza in gruppi formati da persone dal forte ego (vi fa pensare a nulla?). In ogni caso, se da noi Survivor non ha avuto per nulla successo, non è stato così all'estero, dove sono state messe in onda numerose edizioni di questo reality e, addirittura, qualcuno ha deciso di riproporlo in chiave ironica in un blog, con la partecipazione per l'occasione di pupazzi VIP, tra cui He-Man, Barbie, la tartaruga Ninja Leonardo, She-Ra, G.I. Joe, Luke Skywalker, Spiderman, Ken, il Mio Minipony, un Transformer e Astroboy. Naturalmente i vari pupazzi possono contare sui propri superpoteri per superare le prove, ma sono comunque sottoposti al giudizio dei propri compagni attraverso il consueto, famigerato meccanismo delle nomination. Claim dello spettacolo: "16 giocattoli, un'isola: chi sopravviverà?"
Vi ho incuriosito? Allora non vi resta che visitare il blog Survivor Toyland e armarvi di un buon dizionario inglese-italiano. Buona visione!
[Fonte: a vanvera]

lunedì 13 febbraio 2006

Sì, ma quanto vale oggi il tuo blog???

Avevamo già parlato di uno strumento online che consentiva di calcolare il valore approssimativo del proprio blog, espresso in dollari USA, in base a dei calcoli sviluppati da Tristan Louis (se non ve lo ricordate leggete qui).
Purtroppo tale strumento è stato letteralmente abusato da parte di molti blogger, comprensibilmente desiderosi di mostrare ai propri lettori che il frutto del loro lavoro aveva subito una rivalutazione monetaria. Tant'è che alcuni mesi fa il servizio ha cessato del tutto di funzionare, restituendo come valore del blog unicamente quello relativo all'ultimo vostro check (risalente probabilmente a millenni fa).
Ma come fare allora a calcolare in maniera analoga il valore attuale del vostro blog? A risolvere l'impasse ci ha pensato Cached, un sito pieno di utili strumenti per webmaster e blogger, che ripropone su questa pagina il servizio di calcolo del valore di un blog.
Ed ora un po' di autocelebrazione. Il 29 ottobre 2005 il mio blog era valutato 2.822,70 dollari USA, valore assolutamente lusinghiero per un blog aperto solo da un paio di mesi; oggi invece, a distanza di soli tre mesi e dopo aver ampiamente superato le 11.000 visite, secondo Cached Il dottor StranoWeb vale ben 16.445 dollari, stima che mi induce a pensare di non aver del tutto sprecato tutte quelle ore perse di sonno...


domenica 12 febbraio 2006

Strani strumenti musicali (2)

Visto che si avvicina San Valentino, ecco due chitarre elettriche e un basso con la cassa a forma di cuore. Molto romantiche, nevvero?

sabato 11 febbraio 2006

W il carnevale! (1)

Cercate idee per confezionare un bel vestito di Carnevale? Che ne pensate di un finto costume adamitico per tutta la famiglia?

venerdì 10 febbraio 2006

Protesta civile: monetine contro autovelox

Como. Un automobilista cinquantenne, multato (a suo dire ingiustamente) per eccesso di velocità rilevato da un autovelox, si è presentato a pagare con 15mila monete. La multa era di 153 euro e l'uomo si è presenato al comando dei vigili urbani con ben 15mila monetine da un centesimo di euro ciascuna contenute in due pesanti scatoloni. I due agenti presenti hanno cortesemente rifiutato il pagamento effettuato attraverso la montagna di centesimi (ma non si diceva "pecunia non olet"?), allora l'uomo ha pagato in banconote, devolvendo le monete alla locale chiesa per beneficenza.
[Fonte: ANSA - via SUPERTELE]

giovedì 9 febbraio 2006

Star Wars mania (4)

La saga di Guerre Stellari continua a dilagare (o di Star Wars, come i più giovani si ostinano a dire "perché fa più fico") , nonostante la seconda ed ultima trilogia di film sia ormai conclusa da parecchio tempo e l'ultimo DVD sia in vendita da novembre.
Uno dei personaggi chiave dell'intera vecchia trilogia, comprendente i film Guerre Stellari (alias Star Wars: Episodio IV - Una nuova speranza), L'Impero colpisce ancora (Star Wars: Episodio V - L'Impero colpisce ancora) e Il ritorno dello Jedi (Star Wars: Episodio VI - Il ritorno dello Jedi), è Chewbacca. Si tratta di un personaggio così importante che lo ritroviamo anche nell'episodio di collegamento della nuova trilogia con quella vecchia, ovvero Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith, in cui è interpretato dall'attore originario, il britannico Peter Mayhew.
Lo "scimmione Ciubbècca" (o Ciubècca, come lo chiamavamo noi nel 1977) è in realtà un Wookiee, appartiene quindi ad una razza particolarmente abile nella meccanica che parla un linguaggio tutto proprio, fatto di grugniti incomprensibili allo spettatore. Nonostante lo strano linguaggio usato tutti i personaggi che interagiscono con lui sembrano capirlo perfettamente (un po' come Kenny McCormick di South Park, il bambino che muore ad ogni episodio).
Ed ora, per la gioia di grandi e piccini, Chewbacca ha anche aperto un suo blog, in cui posta usando il linguaggio Wookiee, saltuariamente tradotto da un presunto traduttore elettronico wookie-inglese, firmandosi col vezzoso diminutivo Chewy.
Il titolo del blog di Chewbacca? Ma naturalmente è UUUHHHGGG-rrrrRRR!
Non è bellissimo tutto ciò? ;-)
[Segnalato da Muttley]

Le lenzuola più sexy del mondo

Quello che vedete nella foto, dal titolo The Simple Truth ("la semplice verità"), è un lenzuolo che fa parte di una serie molto particolare. Prodotto dall'azienda americana Reality Bedding, questo set di lenzuola (che a dire il vero comunica un messaggio ben poco simpatico per noi uomini) è solo uno dei tanti disponibili nell'ancora poco nutrito catalogo della ditta, che però garantisce nuove disponibilità a breve.
La particolarità dei prodotti della Reality Bedding, secondo il sito dell'azienda, è quella di "portare design divertenti, originali e moderni sui vostri letti" e sono indicati a chi "possiede un audace senso dell'eleganza e per chi apprezza il bello".
La stampa su stoffa avviene mediante "una nuova, rivoluzionaria tecnologia di stampa che rende vive le immagini, facendole quasi balzare fuori dalla superficie del tessuto". Le lenzuola in oggetto sono un regalo perfetto per ogni occasione, ma attenzione: non sono reperibili nei negozi tradizionali.
I temi della linea di lenzuola Reality Bedding sono tutti a sfondo sexy e sono realizzati in collaborazione con la fotografa erotica Tanya Chalkin, autrice del celebre scatto Kiss, anch'esso riprodotto sulla biancheria da letto. Ogni set è disponibile esclusivamente nella versione per letto matrimoniale standard (in futuro saranno disponibili anche le versioni per letti King size e Queen size) al prezzo di 79,99 dollari.

mercoledì 8 febbraio 2006

Quanto ci piace la patatina!

Non so se sono l’unico ma devo dire che trovo addirittura geniale l’ultima campagna pubblicitaria delle patatine Amica Chips che vede come protagonista Rocco Tano, in arte Rocco Siffredi (forse il più celebre pornoattore del mondo, ora anche regista), che sostituisce Maria Teresa Ruta, precedente testimonial dell’azienda. Lo spot in onda in questi giorni sulle reti Mediaset è accompagnato dal provocatorio claim "A chi piace la patatina", che prosegue la tradizione degli equivoci slogan "La patata attira" e "La patatina tira" utilizzati da Amica Chips per le campagne a cui ha prestato il proprio volto la Ruta. Slogan che sembravano eccedere per doppi sensi, ma quest'ultima campagna li batte, simpaticamente va detto, proprio tutti.
Ideato dall'agenzia Leo Burnett, lo spot è stato girato in Argentina, nel giardino di una villa a Tigre, elegante località residenziale nei pressi di Buenos Aires. Il 41enne Siffredi gioca in modo ironico sulla propria notorietà (ottenuta in un campo così “particolare” come quello della pornografia) e si diverte a citare lo stile californiano anni '70 di Hugh Hefner, il boss di Playboy, presentandosi ai bordi di una piscina di una lussuosissima villa, vestito con una vestaglia di seta e un paio di occhiali d’oro, attorniato da modelle bellissime in succinti bikini. In questo scenario Rocco loda quella che definisce la sua patatina preferita, Amica Chips, scelta dopo averne provate tante e di tutti i tipi.
Tra le comparse dello spot appare anche la bellissima moglie di Rocco Siffredi, Rosza Tassi, ex Miss Ungheria, dalla quale Rocco ha avuto due figli.
Se volete vedere lo spot integrale potete cliccare su questo link. Non sarà propriamente strano, ma è geniale e tanto, tanto trash, proprio come piace a noi! Siete d'accordo?

martedì 7 febbraio 2006

Distruggete il vostro sito Web!

No, non sono diventato matto, non vi sto incitando a cancellare di punto in bianco il frutto delle vostre notti insonni e del vostro tempo libero. Però c'è un modo per provare l'ebbrezza di disintegrare, danneggiare, rovinare (e quant'altro) il vostro sito Web o blog che sia.
Sto parlando di Netdisaster.com, un sito (dall'eloquente claim "Destroy the Web!") che vi consente di sperimentare ogni tipo di arma e di fonte di calamità, piaghe d'Egitto e disastri sul vostro adorato sito Internet (o anche su quello di qualcun altro se volete!).
Per farlo non dovete far altro che inserire l'URL completo del sito nel campo Target (obiettivo), selezionare il tipo di calamità dal menu a tendina Disaster (disastro) e il tipo di attacco da perpetrare in Destruction. Infine, in Control scegliete se volete che Netdisaster.com faccia tutto da solo (Auto) oppure se volete guidare voi stessi l'attacco mediante il vostro mouse (opzione Mouse).
Provatelo, è divertente e a seconda dell'obiettivo che scegliete può anche essere molto liberatorio!
[Segnalato da: Undine]

lunedì 6 febbraio 2006

Volete buttarvi in politica? Da oggi potete!

Visto che siamo ormai praticamente in campagna elettorale, nel caso decideste di candidarvi a qualche carica istituzionale ecco uno strumento utile che potrebbe fare al caso vostro.
Si tratta del Generatore di Discorsi Politici Stronzi, una comoda utility che vi consentirà di fare bella figura ai comizi o durante le conversazioni informali con i vari militanti del vostro partito o di partiti di altre fazioni politiche.
Potete scegliere di generare un discorso breve, normale o lungo, a seconda del livello di sopportazione del vostro pubblico.
Volete un esempio pratico? Ecco a voi un discorso breve, generato per l'occasione:

"Cari Elettori, lo sviluppo continuo delle diverse forme d'attività determina il processo di ristrutturazione e di modernizzazione delle direzioni di educazione nel senso del progresso.
Non è indispensabile argomentare molto il peso e il significato di questi problemi, giacché l'aumento costante della quantità e dell'ampiezza della nostra attività permette innanzitutto la creazione delle appropriate condizioni di attività.
Così, l'aumento costante della quantità e dell'ampiezza della nostra attività svolge un ruolo essenziale nella formazione delle direzioni di educazione nel senso del progresso.
Attraverso esperienze ricche e diverse, l'avvio dell'azione generale di informazione delle attitudini ci obbliga all'analisi delle condizioni finanziarie e amministrative esistenti.
La tutela dell'organizzazione, ma soprattutto la consultazione con i numerosi militanti svolge un ruolo essenziale nella formazione del modello di sviluppo".


Insomma, se vi sentite frustrati perché i vari politici che parlano in TV non sanno spiccicare parola, ora potete dar loro dei punti!
[Fonte: Avere o Essere]

domenica 5 febbraio 2006

Grandi momenti nello sport (11)

La corrida, il celebre combattimento tra toreri e tori, non è propriamente uno sport, ed è per molti uno spettacolo troppo crudele per essere ancora rappresentato ai nostri giorni. Eppure non sempre finisce male per il toro. Ad esempio, il matador colombiano Manalo Beltran è stato particolarmente sfortunato. Durante una corrida svoltasi nel settembre del 1997 a Bogotà, Beltran ha infatti subito la vendetta del toro così come è stato immortalato nella foto. L'incornata ha causato lesioni definite dalla stampa locale "orrende ferite".

sabato 4 febbraio 2006

Ti piace questo blog? Commentalo!

Giunti a questo punto del cammino di questo blog, con circa 10.000 visite ottenute in appena quattro mesi di vita, vorrei incoraggiare maggiormente la partecipazione dei visitatori "non blogger" de Il dottor StranoWeb. Questo perché mi farebbe piacere che chi ha apprezzato il blog lasciasse un piccolo segno del suo passaggio, un commento, un appunto o, perché no, anche un suggerimento. Senza voler indire un "delurking day" ufficiale come Davide di Daveblog, vorrei spiegare in breve come lasciare i commenti a questo blog, dato che molti sono scoraggiati dal credere che sia necessaria una registrazione, cosa invece assolutamente non richiesta.
Siete pronti a seguire questo piccolo tutorial? Allora partiamo!

Se siete giunti qui per caso (o dietro segnalazione di qualcuno) e vi è piaciuto in particolare un post, perché non lasciare un segno di apprezzamento all'autore (o anche di dissenso, utile per correggere il tiro in futuro)? Per farlo, scorrete fino al piede del post e, in basso a destra, individuate l'opzione che segnala l'eventuale presenza di commenti. Cliccate su quel link e si aprirà una finestra a comparsa (pop-up) che riporterà tutti i commenti a quel post in ordine cronologico.

Una volta letti tutti i commenti (se volete, altrimenti scorrete tutta la pagina che li contiene) troverete in fondo alla schermata la sezione "Lascia il tuo commento". Nello spazio sottostante potrete lasciare il vostro commento (se conoscete un po' di HTML potete arricchirlo con qualche tag di formattazione o per inserire link nel commento).
A questo punto vi si pone la scelta su come firmarvi. Se siete utenti di Blogger la prima opzione è quella di firmarvi con il vostro profilo Blogger (il mio è questo).
La seconda opzione, Altro, vi permette invece di digitare il nome o nickname che desiderate e, sotto, di indicare anche il vostro blog o sito Internet, così che chi leggerà il vostro commento potrà semplicemente cliccare sul vostro nome o "nick" per visitare la vostra pagina Web (questo è anche un modo per farvi un po' di pubblicità, ma mi raccomando: niente spam per favore!).
Come ultima opzione, potete anche scegliere di inserire un commento da Anonimo, quindi al posto del vostro nome il commento risulterà postato da "Anonymous".
Tutto chiaro allora? Ora non avete più scuse: fatemi sentire la vostra voce!

venerdì 3 febbraio 2006

Lo stupidario delle pasticcerie

Visto l'interesse suscitato dai precedenti stupidari che ho pubblicato (vedi qui e qui), ho deciso di proporvi un'altra compilation di scemenze, questa volta composta da assurdità pronunciate dai clienti di una famosa pasticceria ligure e raccolte dal proprietario, mio amico da molti anni. Inutile dirvi che se passate per Chiavari (GE) vi consiglio vivamente di visitare la Pasticceria Copello, bellissimo esempio di antica bottega Liberty d'altri tempi.
Ma fate attenzione a non pronunciare frasi che potreste poi veder pubblicate qui! ;-)

Cioccolato 1
- Buongiorno, vorrei un cioccolato al 100% di cacao.
- Scusi non ho capito: voleva del cioccolato o del cacao?
- No, volevo un cioccolato ma che avesse il 100% di cacao.
- Scusi, ma se è 100% di cacao è solo cacao.
- No, no! L'ho visto: 100% cacao!
- Forse lei vuole un cioccolato con il 100% di un certo tipo di cacao che garantisca la provenienza di cacao di quella zona...
- Eh beh, e io che ho detto?

Cioccolato 2
- Vorrei del cioccolato del medico.
- Mmm... cioccolato "del medico" non lo conosco.
- Ah, sì: quello famoso siciliano...
- Quello di Modica?
- Eh, sì, quello!

Misure e pesi
- Vorrei un kg di questi biscotti al cioccolato.
- Guardi, costano 35 centesimi cadauno.
- Ah, vanno a pezzo?
- Sì.
- Ok, allora me ne dia mezzo kg!

Al telefono
[Noi]: Pronto, pasticceria Copello, buongiorno.
[Lei]: Non è il panificio?
[Noi]: No, è la pasticceria!
[Lei]: Allora avete sbagliato numero!

Al bar
- Vorrei un caffè ma che non sia troppo alto.
- Ristretto?
- No, non troppo alto ma non troppo basso.
- Un caffè?
- Sì!

Pensionati (potrebbe sembrare una barzelletta ma non lo è)
- Buongiorno, vorrei un kg di fagioli e... avete della carta igienica?
- No, guardi: siamo una pasticceria.
- Sì, ma avete della carta igienica!
- No, non la teniamo.
- Allora mi dia i fagioli!

Donne... tetesche ti Cermania
- Bonciorno, ho preso un kapuccino ed un "belino"

(badate bene, siamo in Liguria! NdR)
- Un cappuccino e...?
- ...un belino!
- Me lo può indicare?
(la signora lo mostra)
- Si chiama "krapfen", signora!

Giorno di chiusura (al telefono)
- Pronto? Sono venuta ieri ma eravate chiusi...
- Sì, signora: il martedi è il nostro giorno di riposo.
- Sì, ma sono venuta anche la settimana scorsa ed eravate chiusi.
- Forse è venuta di martedì anche la settimana scorsa.
- Infatti, ma eravate chiusi!

Champagne
- Vorrei una bottiglia di champagne dolce.
- Signora, guardi: lo champagne è secco.
- Ma io voglio quello dolce!
- Vuole forse dello spumante dolce?

- No, voglio lo champagne dolce: l'avete o no?
[Compilato in esclusiva per Il dottor StranoWeb da OldDrake]

giovedì 2 febbraio 2006

Addio inverno: ecco la Candelora!

Dato che oggi è il secondo giorno di febbraio, mi sembra giusto farvi sapere che è il giorno della Candelora.
Nata in Oriente, nella liturgia cristiana la Candelora è la festa per la purificazione di Maria, avvenuta 40 giorni dopo il parto, che cade lo stesso giorno della presentazione di Gesù al Tempio. Dove il Natale era celebrato il 6 gennaio, come in Oriente, la presentazione al Tempio fu fissata al 14 febbraio, quando poi si diffuse in tutto il mondo cristiano l'uso romano-occidentale di celebrare la natività il 25 dicembre, la presentazione fu anticipata al 2 febbraio, anche per sostituirsi ad altre feste pagane preesistenti che festeggiavano la fine dell'inverno. In ogni caso, già dal VII secolo la Candelora aveva acquistato a Roma una grande importanza.
Il momento più significativo della festa è la benedizione dei ceri (il termine ha quindi ha che fare con le candele e infatti deriva dal latino Candelaria) durante una grande processione chiamata Cerorum luminibus coruscans (ovvero "risplendente mediante ceri e lumi"). A Napoli anticamente si usava mettere in mostra ceri, fiaccole, torce, mentre a Trapani con una rappresentazione popolare si rievocava la purificazione di Maria.
Oggi la festa della Candelora ha perduto molte delle sue appariscenti rappresentazioni. A Roma rimane però l'offerta dei ceri al Papa in forma solenne.
Nella meteorologia la Candelora segna la fine dell'inverno. Infatti alcuni proverbi dicono "per la Candelora dall'inverno semo fora; però se è sole o solicello ce n'è un altro mesarello", oppure: "per la Candelora dell'inverno semo fora; ma se piove o tira vento nell'inverno semo dentro".
È una credenza che in questo giorno l'orsa esca dalla tana per osservare che tempo fa: se è nuvoloso con tre salti annuncia l'arrivo della primavera, se invece è sereno rientra nella tana prevedendo altri 40 giorni di freddo. In certe zone del Piemonte, ancora oggi i giovani cercano in ogni modo di far uscire qualcuno di casa e, circondandolo, gridano: "Abbiamo fatto uscire l'orso!".

mercoledì 1 febbraio 2006

I giorni della merla: un'antica tradizione padana

Tutti ne parlano, ma quasi nessuno conosce l'origine dell'espressione "i giorni della merla", utilizzata per definire questo periodo dell'anno piuttosto freddo. Ma che legame c'è tra la femmina del merlo, il celebre volatile, e il periodo più freddo dell'anno? Dopo aver parlato più volte di curiosità romane o laziali, quest'oggi Il dottor StranoWeb si trasferisce in Lombardia per cercare di svelare il significato di una tradizione molto sentita nella Pianura Padana.
I giorni della merla, tradizionalmente il 29, 30 e 31 gennaio (per alcuni 30 e 31 gennaio e 1 febbraio) sarebbero i giorni più freddi dell'anno: quelli in cui la temperatura raggiunge i livelli più bassi di tutto l'inverno. Se ciò può essere vero da un punto di vista metereologico, resta da definire il motivo del legame con la merla, che appare obiettivamente difficile da verificare fuori dall'ambito del folklore. Ma anche nella tradizione popolare è difficile giungere ad una definizione all'origine della singolare credenza.
Abbiamo provato a guardare all'interno della tradizione delle terre lombarde per cercare di capire che cosa ci sia alla base dell'abbinamento "merla-giorni più freddi", e abbiamo avuto modo di incontrare numerose interpretazioni. Ne riportiamo alcune che, in alcuni casi, sono tra loro sorprendentemente diverse, sia nel contenuto, sia nell'origine dell'etimologia.

a) Un servo di Erode rubò ad una merla i suoi piccoli per mangiarseli con la polenta. Un merlo, nero come il carbone, prelevò una pagliuzza dalla culla di Gesù Bambino e la lasciò cadere sui piccoli che impararono immediatamente a volare, riuscendo così a scappare al loro carceriere. Il miracoloso evento fece anche sciogliere la neve e da quel giorno - era il 31 gennaio - la temperatura cominciò a salire.

b) Un soldato di Erode gettò del fiele nella scodella del latte di Gesù Bambino: una merla che aveva il nido lì vicino sorbì il latte avvelenato e per tre giorni soffrì le pene dell'inferno, fino a quando, il 31 gennaio, il futuro Messia fece brillare un caldo sole che aiutò la merla a guarire in brevissimo tempo.

c) Un tempo i merli erano bianchi. Durante un inverno freddissimo, una merla e i suoi piccoli si rifugiarono in un comignolo per scaldarsi un po': in quell'ambiente caldo ma sporco, la merla e i merlotti divennero neri come carbone e da allora il loro colore non è cambiato.

d) Una versione più triste narra che una merla, ingannata dal sole di gennaio, cominciò a covare le sue uova. Però l'inverno non era finito e il 29, 30 e 31 il freddo ritornò intenso, cosicché le uova si ruppero e i piccoli perirono. Anche la merla, affranta da dolore, morì: della sua tragedia è rimasta la memoria nel detto "i giorni della merla".

e) Un'altra leggenda narra che la merla non era un uccello, bensì una bella ragazza che amava moltissimo ballare e divertirsi con i giovani della sua età. Per recarsi ad un ballo, che si svolgeva in una località vicino al suo paese, decise di attraversare di corsa una lastra di ghiaccio che copriva il Po. La coltre gelida non resse il peso e la giovane cadde nel fiume scomparendo nelle acque ghiacciate. Per tre giorni (29, 30, 31) gli amici la cercarono disperatamente, ma il grande fiume non restituì la sua vittima.

f) Un'elaborazione della precedente versione narra che una ragazza e un ragazzo, per guadagnare tempo, mentre si recavano ad una festa in un paese vicino al loro, attraversarono il Po gelato, ma scivolarono nell'acqua e scomparvero. Unica testimone dell'accaduto una merla: per tre giorni l'uccello cinguettò volando sui passanti per chiedere aiuto. Poi, il terzo giorno (30 gennaio) il sole sciolse il ghiaccio e il fiume restituì i cadaveri delle giovani vittime, intorno ai quali sbocciarono molti fiori.

Queste versioni subiscono delle varianti, aggiunte e modificazioni di vario tipo, ma in genere la struttura portante della leggenda non cambia e trova il proprio asse narrativo principale nel legame con i giorni considerati i più deboli dell'anno. Per quanto riguarda la merla, come si è osservato vi sono delle varianti che cercano di trovare un modo per saldare i tre giorni all'animale, di cui però come abbiamo visto, può essere usato solo l'etimo, al fine di produrre un'interpretazione altra, atta a giustificare la connessione.
In Lombardia era diffusa la tradizione dei Canti della Merla. Nei giorni convenuti i contadini si ritrovavano intorno ad una catasta di fascine sulla quale saliva la Merla, la ragazza incaricata di dare inizio ai canti tradizionali. Spesso questi canti avevano anche un ruolo propiziatorio e attraverso un'articolata botta e risposta era possibile gettare le sorti sulla futura annata agraria.
La festa poteva terminare con un contrasto canoro tra gli uomini, che erano sull'aia e le donne chiuse nella stalla. Alla fine i due gruppi si congiungevano secondo i dettami di un rito la cui origine si perde nella notte dei tempi. In questa tradizione possono anche essere intravisti i primi vagiti del prossimo Carnevale ormai alle porte.