Quanti di voi hanno riconosciuto nel titolo del post
il noto richiamo dell’arrotino? Probabilmente tutti. Eh sì, perché questo è esattamente parte del messaggio pubblicitario sonoro con il quale l’arrotino annuncia il suo passaggio sotto le vostre case. Per molti, come me, l’arrivo dell’arrotino
suscita ricordi nostalgici legati all’infanzia, periodo in cui era possibile ascoltare molto più spesso di oggi il noto annuncio:
È arrivato l'arrotino.Arrota coltelli, forbici, forbicine, forbici da seta, coltelli da prosciutto!Donne è arrivato l'arrotino e l'ombrellaio; aggiustiamo gli ombrelli; l'ombrellaio, donne!Ripariamo cucine a gas: abbiamo i pezzi di ricambio per le cucine a gas.Se avete perdite di gas noi le aggiustiamo, se la cucina fa fumo noi togliamo il fumo della vostra cucina a gas.Lavoro subito, immediato.È arrivato l'arrotino!La cosa che fa più sorridere di questo messaggio è il fatto che sia
esattamente lo stesso in tutta Italia. A dire il vero qualche arrotino utilizza lo stesso nastro, pronunciato dalla stessa voce, ma con qualche minima variante: è come se il messaggio originale fosse molto più lungo e che ne siano state poi realizzate delle differenti versioni tagliate. Ne è un esempio questa:
Donne, è arrivato l'arrotino!Arrotiamo pinze, forbici, coltelli da prosciutto!Donne è arrivato l’arrotino e l'ombrellaio!Se la vostra cucina fa fumo, noi togliamo il fumo dalla vostra cucina a gas.È arrivato l'arrotino!In ogni caso, qualunque arrotino che si rispetti suole girare a passo d’uomo per le strade a bordo di un’automobile munita di altoparlanti che scandiscono in continuazione lo stesso messaggio. Se volete ascoltare l’MP3
cliccate qui. Potete poi trovare anche un simpatico
file sull’arrotino realizzato con Macromedia Flash. Tra l’altro è interessante notare come un difetto di dizione dello
speaker del messaggio (il portavoce degli arrotini?)
trasformi la parola “gas” in “gàsse”, così che quanto udito dai potenziali clienti sia “
Ripariamo cucine a gasse: abbiamo i pezzi di ricambio per le cucine a gasse. Se avete perdite di gasse noi le aggiustiamo, se la cucina fa fumo noi togliamo il fumo della vostra cucina a gasse”. Questo è sicuramente un ulteriore, divertente particolare che ci rende più simpatico l’arrotino. Del messaggio pubblicitario in questione,
Caffè nichilismo ne fa un’interessante analisi. Chissà chi è lo
speaker degli arrotini.
Lo stesso messaggio
“Donne, è arrivato l’arrotino” è fonte di molte domande. Il fatto che
lo stesso messaggio venga impiegato in tutta la penisola suscita il dubbio che esista un “kit dell’arrotino”, destinato a chi vuole intraprendere tale professione, comprendente la fatidica audiocassetta su cui è inciso il magico messaggio. Kit magari realizzato da una "Arrotino Holding" che potrebbe essere la licenziataria di un’attività in
franchising su scala nazionale. Oppure realizzato da un "Sindacato Autonomo degli Arrotini"? Magari legato ad una
lobby degli arrotini? Questo scenario vi sembra inverosimile? Eppure ho scoperto che dal 1998 esiste una Associazione nazionale degli Arrotini e delle Coltellerie (
AAeC): sono loro i "mandanti"? E poi, l'arrotino e l'ombrellaio sono due entità diverse o sono la stessa persona affetta da crisi di identità?
;-)Ma scherzi a parte, chi è davvero l’arrotino, questa figura quasi mitologica? Premesso che “arrotino” è ormai per molti sinonimo di “rompiscatole che vi sveglia la domenica alle 8 di mattina, ovvero nell’unico giorno in cui potreste dormire un po’ di più del solito”, è interessante notare come negli anni questa professione abbia subito degli importanti mutamenti.
Quello dell’arrotino è infatti un mestiere antichissimo, nato in epoche in cui non esisteva il consumismo e far arrotare, anziché gettar via, un coltello non più tagliente era la prassi.
Sembra che nei tempi antichi
il mestiere fosse un secondo lavoro invernale, tramandato di padre in figlio, dei contadini di montagna della Val Rendena, la zona del Trentino situata nel cuore delle Dolomiti di Brenta comprendente anche
Madonna di Campiglio e Pinzolo, dove nel 1969 fu eretto il monumento all’arrotino.
Fino al primo dopoguerra gli arrotini rendenesi giravano l'Europa austroungarica con la mola al seguito. I più intraprendenti si fermavano in qualche città e aprivano il negozio, così molti arrotini rendenesi si sono trapiantati altrove.
Un altro importante luogo d'origine degli arrotini è il Molise, da cui dovrebbero provenire quelli che girano in automobile con gli altoparlanti. I più bravi a Roma (la famiglia Zoppo) hanno aperto una catena di profumerie. Già in origine, quindi,
l’arrotino era un ambulante che girava per i paesi a dorso d’asino, poi in bicicletta, portando con sé la pesante mola affilatrice, manovrata con un sistema di leva a pedale. La diffusione delle automobili ne ha poi favorito gli spostamenti e l’attività: ricordo personalmente di arrotini che a metà anni '70 giravano per Roma a bordo di Fiat 500 modificate in modo che al motore fosse collegata una puleggia che metteva in rotazione la mola; l’arrotino non doveva far altro che aprire il vano motore della 500 per servire il cliente.
Già allora l’arrotino aveva adottato l’attuale messaggio pubblicitario e già lo diffondeva attraverso degli enormi altoparlanti montati sul tettuccio dell’automobile, come si usava fare per i messaggi elettorali. Oggi l’arrotino non gira più su una malmessa Fiat Uno bianca ma si è anche lui evoluto verso modelli di autovettura più recenti (ne ho recentemente avvistato uno su una Volkswagen Golf e uno addirittura in BMW!), anche se si hanno notizie di arrotini tradizionali che girano per i vecchi rioni di Roma tipo Trastevere in carretto o su antiche biciclette, con i ferri del mestiere montati su, attirando i clienti gridando a squarciagola
"Arrotinooo!!!" .
C’è chi afferma che gli attuali arrotini siano come dei dinosauri che non sanno di essere estinti. I tempi infatti sono cambiati:
sono scomparse le cucine a gas e coltelli e ombrelli si gettano via e si ricomprano nuovi. Possibile che ci sia ancora qualcuno che scende in strada con le lame da affilare o con gli ombrelli da aggiustare? Fatto sta che sappiamo per certo che i servigi dell’arrotino sono ancora molto in voga presso i macellai e le macellerie di quartiere.
Considerato unanimemente in via di estinzione, il mestiere dell’arrotino è stato oggetto nel 2002 di un’indagine Lab-Mim, Laboratorio Monitoraggio Imprese Milano, della Camera di Commercio milanese, che ha evidenziato la presenza di
tre soli arrotini “in servizio” nel capoluogo lombardo, 15 inclusa la provincia, 67 in Lombardia e 514 in tutta Italia. Di ombrellai nel capoluogo lombardo non è rimasta traccia; in compenso se ne conta uno in Lombardia e 12 in Italia, e comunque si tratta di ombrellai che affiancano all'attività primaria quella magari di arrotini, pellettieri, venditori di profumi e di articoli di bigiotteria.
La cosa appare strana se pensiamo che il tariffario dell’arrotino (come quello di qualunque artigiano: provate a chiedere un preventivo ad un falegname se volete verificare) è piuttosto remunerativo. Si va dai 10 euro per la riparazione di un’asticella dell’ombrello a tariffe variabili tra i 5-10 e i 25 euro per arrotare un solo coltello! Per finire, si parla di 100-150 euro per una revisione completa della cucina economica. A ciò si aggiunge l’eventuale "servizio a domicilio" che fa salire di 30-40 euro il costo preventivato. Insomma, ora si capisce perché al giorno d'oggi io giri in autobus e l’arrotino sul Mercedes!
Ma non è di vile denaro che si alimenta il fascino dell’arrotino. Tra le tante testimonianze raccolte per questa inchiesta
c’è chi farebbe carte false per incontrarne uno e io stesso non sono riuscito a contattarne direttamente uno in carne ed ossa, né tantomeno a registrarne l’arcano messaggio pubblicitario. La stessa figura dell’arrotino sembrerebbe avvolto da un’aura leggendaria. È comunque una figura affascinante e romantica, che suggerisce i ricordi di un tempo passato (
“ricordi dei tempi belli de ggioventù”, cantava Lando Fiorini in
Vecchia Roma), quasi fosse un cavaliere fatato o un detentore di antichi segreti, e c'è addirittura chi da piccolo lo ammirava tanto da sognare da grande di fare l'arrotino.
Ma si ferma mai l’arrotino? È come se questi fosse una specie di
Ebreo Errante destinato a vagare in eterno senza mai fermarsi e, infatti, c’è chi giura di aver visto soltanto arrotini in movimento a bordo della propria auto, ma mai nell’esercizio effettivo delle proprie funzioni.
Per concludere, leggenda o meno, vediamo dov’è possibile trovare gli arrotini. Se siete tanto fortunati da abitare in un luogo abitato da potenziali clienti,
basta aspettare la mattina del sabato o della domenica per udirne il richiamo (ma occorre essere pazienti poiché non passano tutte le settimane). Se invece volete sapere nomi e cognomi,
questo è l’elenco degli iscritti alla AAeC.
Aggiornamento del 20/12/2005: L'inchiesta sull'arrotino continua
qui, dove troverete anche dei nuovi MP3 di qualità migliore, realizzati in esclusiva da
Il dottor StranoWeb.
[Ringrazio The Instablog per la trascrizione e l'MP3 del messaggio dell’arrotino e ZioFringuello per il file Flash dedicato all’enigma dell’arrotino]